Matchday 1: Barcelona v. AC Milan
by soadmud® on Nov.22, 2009, under Le Pagelle
Abbiati 5,5: Qualcuno dei soliti rinvii da brividi, fa quello che può fino alla completa ed inarrestabile esplosione del furore blaugrana.
Abate 6,5: Insieme a Nesta, è l’unico ad affrontare a viso aperto Iniesta, Villa, Abidal e Messi, che pure lo brucia in occasione dell’1-0. Non tira mai i remi in barca, difficile chiedergli di più.
Nesta 6,5: Il più criticato dopo Milan-Lazio è anche il migliore della sfida del Camp Nou. Chiamato a decine di uno contro uno, confeziona altrettante chiusure decisive e tiene in piedi, finché può, un reparto costretto agli straordinari.
Thiago Silva 6,5: Gli avversari – anzi, i marziani – arrivano da tutte le parti, ed affrontarli non è facile per nessuno. Fa quello che può sulle scorribande di Messi & co., confezionando un discreto primo tempo. Sembra sparire alla distanza, ma ricompare a tempo scaduto con la zuccata che regala al Milan un punto dorato e a dir poco inaspettato.
Zambrotta 5: Dalle sue parti Dani Alves ha vita facile, controllando la fascia dall’inizio alla fine senza difficoltà.
Nocerino 5: Se due settimane fa gli avessero detto che oggi avrebbe affrontato Xavi e Iniesta, non ci avrebbe creduto. Un pesce fuor d’acqua come tutti più o meno, ma almeno lui ha l’alibi dell’emozione.
Van Bommel 4,5: Avete presente l’uomo diga capace di reggere da solo il peso del centrocampo negli ultimi mesi? Bene: stasera non si è visto praticamente mai (76’Aquilani: sv).
Seedorf 5,5: L’inizio fa ben sperare, anche perché il Barça per qualche minuto regala praterie. Peccato che con il passare del tempo il centrocampo rossonero, di cui lui sarebbe la mente, si spenga a poco a poco come un misero cerino. Perfetto è soltanto, ma non è poco, l’assist per Thiago Silva sul calcio d’angolo decisivo.
Boateng sv: Prova con coraggio a tenere in piedi le trincee della resistenza rossonera, ma si capisce presto che la musica non lo esalterà (35’Ambrosini 4: Entra per rilevare l’infortunato Boateng, ti aspetti la reazione di orgoglio di un atleta esperto oltre che di una bandiera, macché...Perde quasi tutte le palle che gli capitano tra i piedi e in due occasioni per poco non la combina grossa).
Pato 5,5: Pronti via e illumina la serata con una giocata delle sue. Brucia Busquets e Abidal e si candida al ruolo di protagonista, che riesce ad assolvere soltanto per una manciata di minuti. Ha comunque il merito del primo gol e di cercare, in più di un’occasione, l’azione personale.
Cassano 4: E’ in uno stato di forma eccezionale per gli standard italiani, ma innocuo per i ritmi e la perfezione imposti dall’orchestra catalana. Gioiello tascabile, ma stasera non pervenuto (61’Emanuelson 5,5: Titolare fino al primo pomeriggio, gioca l’ultima mezz’ora provando a dare imprevedibilità ad un reparto praticamente ingessato).
Allegri 5: Il pareggio in extremis di Thiago Silva è il giusto premio per la grinta e l’audacia del pacchetto arretrato e non rispecchia l’impegno palesato da una squadra sicuramente inferiore al Barcellona, ma anche eccessivamente timorosa di metter palla a terra e provare a giocare, approfittando delle rare ma clamorose voragini altrui
Abate 6,5: Insieme a Nesta, è l’unico ad affrontare a viso aperto Iniesta, Villa, Abidal e Messi, che pure lo brucia in occasione dell’1-0. Non tira mai i remi in barca, difficile chiedergli di più.
Nesta 6,5: Il più criticato dopo Milan-Lazio è anche il migliore della sfida del Camp Nou. Chiamato a decine di uno contro uno, confeziona altrettante chiusure decisive e tiene in piedi, finché può, un reparto costretto agli straordinari.
Thiago Silva 6,5: Gli avversari – anzi, i marziani – arrivano da tutte le parti, ed affrontarli non è facile per nessuno. Fa quello che può sulle scorribande di Messi & co., confezionando un discreto primo tempo. Sembra sparire alla distanza, ma ricompare a tempo scaduto con la zuccata che regala al Milan un punto dorato e a dir poco inaspettato.
Zambrotta 5: Dalle sue parti Dani Alves ha vita facile, controllando la fascia dall’inizio alla fine senza difficoltà.
Nocerino 5: Se due settimane fa gli avessero detto che oggi avrebbe affrontato Xavi e Iniesta, non ci avrebbe creduto. Un pesce fuor d’acqua come tutti più o meno, ma almeno lui ha l’alibi dell’emozione.
Van Bommel 4,5: Avete presente l’uomo diga capace di reggere da solo il peso del centrocampo negli ultimi mesi? Bene: stasera non si è visto praticamente mai (76’Aquilani: sv).
Seedorf 5,5: L’inizio fa ben sperare, anche perché il Barça per qualche minuto regala praterie. Peccato che con il passare del tempo il centrocampo rossonero, di cui lui sarebbe la mente, si spenga a poco a poco come un misero cerino. Perfetto è soltanto, ma non è poco, l’assist per Thiago Silva sul calcio d’angolo decisivo.
Boateng sv: Prova con coraggio a tenere in piedi le trincee della resistenza rossonera, ma si capisce presto che la musica non lo esalterà (35’Ambrosini 4: Entra per rilevare l’infortunato Boateng, ti aspetti la reazione di orgoglio di un atleta esperto oltre che di una bandiera, macché...Perde quasi tutte le palle che gli capitano tra i piedi e in due occasioni per poco non la combina grossa).
Pato 5,5: Pronti via e illumina la serata con una giocata delle sue. Brucia Busquets e Abidal e si candida al ruolo di protagonista, che riesce ad assolvere soltanto per una manciata di minuti. Ha comunque il merito del primo gol e di cercare, in più di un’occasione, l’azione personale.
Cassano 4: E’ in uno stato di forma eccezionale per gli standard italiani, ma innocuo per i ritmi e la perfezione imposti dall’orchestra catalana. Gioiello tascabile, ma stasera non pervenuto (61’Emanuelson 5,5: Titolare fino al primo pomeriggio, gioca l’ultima mezz’ora provando a dare imprevedibilità ad un reparto praticamente ingessato).
Allegri 5: Il pareggio in extremis di Thiago Silva è il giusto premio per la grinta e l’audacia del pacchetto arretrato e non rispecchia l’impegno palesato da una squadra sicuramente inferiore al Barcellona, ma anche eccessivamente timorosa di metter palla a terra e provare a giocare, approfittando delle rare ma clamorose voragini altrui
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